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  • 06 Settembre 2023

    Medicina e partiti, il caso degli USA

    Pandemia e orientamento di voto


    Quanto la politica influenza la medicina? Tantissimo, e se qualcuno aveva dei dubbi, dopo lo studio recentemente pubblicato su Jama Internal Medicine da parte di ricercatori dell’Università di Yale, può scordarseli per sempre.
    I ricercatori americani hanno messo in relazione la mortalità per Coronavirus con l’orientamento di voto dei cittadini di due importanti stati americani ad indirizzo repubblicano, l’Ohio e la Florida. Il sistema elettorale americano prevede infatti che il voto sia segreto ma che al momento della registrazione dell’elettore per le votazioni (che avviene su base spontanea e per ogni tornata elettorale), egli si affili al partito che predilige (la cosa non è vincolante ma quasi sempre rispecchia il voto finale). Gli studiosi di Yale hanno quindi analizzato i dati di mortalità nei due stati dal primo gennaio 2018 (in epoca pre-pandemica) al 31 dicembre 2021 (dopo che si erano resi disponibili i vaccini per il SARS CoV-2). In questo periodo di tempo sono deceduti 538.158 adulti dai 25 anni in su, con una età media al momento della morte di 78 anni. Ebbene gli “affiliati” Repubblicani (il cui leader di partito era Donald Trump) hanno registrato complessivamente in tutto il periodo temporale considerato una mortalità in eccesso (ovvero maggiore di quella attesa in quegli stati in base ai dati storici) del 15% in più rispetto a quella dei Democratici (il cui leader era Joe Biden). Ma non basta. La mortalità in eccesso dei Repubblicani nel periodo compreso tra il maggio 2021 e il dicembre 2021 (quando la campagna di vaccinazione era in atto) era maggiore del 43% rispetto a quella dei Democratici. Nello specifico, la mortalità era più alta nelle contee a netta prevalenza repubblicana e in Ohio, laddove si registravano le percentuali più basse di adesione alla campagna vaccinale.

    In estrema sintesi: l’orientamento dei due principali partiti americani verso le politiche vaccinali e le misure di protezione (distanziamento sociale, mascherine, ecc.) hanno influenzato il comportamento dei loro elettori e hanno concorso nel determinare una diversa mortalità.
    I dati sono sorprendenti ma vanno nella stessa direzione di un precedente studio svolto dall’Università del Maryland che aveva stimato che le contee a maggioranza repubblicana avevano registrato fino all’Ottobre 2021 73 morti in più ogni 100.000 abitanti che quelle a maggioranza democratica.
    La politica ha una grande responsabilità sociale, sarebbe bene che chi la esercita lo tenga bene a mente ogni qualvolta rilascia dichiarazioni e interviste: la politica è ben altro che un tweet quotidiano e una battuta dinanzi alle telecamere, come ha di recente saggiamente ricordato su queste pagine Sabino Cassese.

    Forse, poi, non guasterebbe un po’ più di coraggio, anche nel nostro Paese, da parte di medici e ricercatori, lo stesso che ha avuto Antony Fauci in America nel sostenere le ragioni della scienza, quando bisogna sostenere rigorosi dati scientifici, presentarli, discuterli, senza i protagonismi ai quali abbiamo assistito ma anche con serietà e determinazione
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    sergio@sergioharari.it