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  • 21 Settembre 2018

    Inquinamento e tumori: più responsabilità e sensibilità sono indispensabili per il futuro del pianeta.

    Il ruolo dei cittadini è fondamentale per guidare le politiche degli Stati e per i gesti quotidiani: ognuno di noi deve farsi carico della questione.

    I dati presentati dal Corriere sono impressionanti visti nel loro insieme. Tumori, molti dei quali pediatrici, aumento di malattie cardiovascolari e respiratorie, effetti tossici su tutto l’organismo umano: l’azione dell’inquinamento è invadente, pervasiva e terribile. E noi, che ne siamo i veri responsabili, ci dimentichiamo troppo spesso di quanto la salvaguardia dell’ambiente sia importante. È il prezzo del progresso? Forse, ma Janez Potocnik, già commissario europeo per l’ambiente, diceva: «Se pensate che l’economia sia più importante dell’ambiente, provate a trattenere il vostro respiro mentre contate i vostri soldi». Oggi possiamo pensare a una civiltà moderna e avanzata nella quale aria, acqua e terra siano rispettate, le tecnologie e la scienza possono aiutarci a farlo. Perfino l’inquinatissima Cina ci sta provando con importanti risultati. Il ruolo dei cittadini è fondamentale per guidare le politiche degli Stati e i comportamenti quotidiani, anche di questo ci scordiamo spesso. Più responsabilità e più sensibilità sono indispensabili per il futuro del nostro pianeta.

    Una lunga ferita trasversale

    L’Italia si trova in una situazione particolare, Paese dalle straordinarie bellezze paesaggistiche e naturali, che insieme al patrimonio culturale e artistico vengono costantemente sfregiate: dalla cementificazione selvaggia delle nostre bellissime coste durante il boom edilizio degli anni ‘60 in avanti è stata un’unica lunga ferita trasversale che si prolunga fino ai nostri giorni. Ci vorranno secoli, se mai si riuscirà, a cicatrizzarla. Sembra che il Paese abbia messo in atto una grande rimozione collettiva della sua bellezza.
    Un masochismo che stiamo pagando caro. C’è un altro dato però che colpisce in queste pagine, si dice che «il cancro è una malattia ambientale su base genetica», e ancora che ci sono «segnali epigenetici che si trasmettono da genitori a figli». Tutto vero anche se non tutti lo sanno e solo 10 anni fa anche grandi esperti oncologi erano scettici su questi temi; è la prova che i passi avanti nel riconoscimento delle interazioni fra ambiente e salute sono stati rapidi e straordinari. È anche la prova di quanto siano importanti i nostri comportamenti, gli stili di vita, il rispetto verso la natura, valori fondamentali con i quali educare, anche nelle scuole e fin dai più giovani, le nuove generazioni. Per questo oggi, ancor più di ieri, dobbiamo tornare a volerci bene e a riconoscere il valore di quello che ci circonda.